L’italo-americana Laura Loriga, in questo periodo divisa tra Mimes of Wine e Giardini di Mirò, presenta ”Memories for the unseen”, il nuovo album della band al morgana. Una fantastica voce accompagnata da una band capace di regalare una musica di respiro internazionale. A tre anni dall’uscita di Apocalypse sets in, i Mimes of Wine propongono un secondo lavoro, Memories for the unseen di certo molto più potente, asciutto e diretto del precedente. Dodici brani scritti da Laura Loriga tra Los Angeles e Bologna tra la fine del 2010 e l’inizio del 2012, tra una solitudine di piano e voce e un dialogo ravvicinato con i musicisti della band: Stefano Michelotti, Luca Guglielmino, Matteo Zucconi, Riccardo Frisari. Dal punto di vista lirico l’album raccoglie le storie di dodici voci, ognuna delle quali scende per parlare a qualcuno di importante, per riaprire un momento del passato. Le idee centrali che le legano l’una all’altra sono quella del ritorno, a volte sotto le apparenze di una fuga, e quella di una verità umana, piena di imperfezioni, che viene però cercata e amata. A volte è l’immagine di un ricordo ad essere descritta, a volte le immagini vengono inventate per dare concretezza a quello che viene detto e chiesto. In una dimensione musicale eterea, sognante ma ricca di momenti accesi, le voci calde ed emozionanti di Laura e del suo pianoforte sono sempre in primo piano, forti e fragili al contempo, ed esprimono un pathos coinvolgente e affascinante, un caleidoscopio vorticoso di immagini rarefatte in cui i ricami importanti di violoncello aggiungono colore all’espressione di un talento musicale puro e cristallino. Teatrale come lo erano i magnifici Devics di Dustin O’Halloran e Sara Lov, conturbante come le migliori Cat Power e Lisa Germano,inclassificabile come i Dead Can Dance, ma assolutamente personale nell’espressione del suo bagaglio musicale. Note da ascoltare dietro una finestra in una giornata di pioggia in attesa che il sole torni a bruciare la nebbia ..e le parole.