I parigini “Cleo T.” rileggono il folk americano in chiave chamber: contrabbasso, chitarra, banjo, violoncello, arpa, lievi frasi di pianoforte e una batteria spazzolata avvolgono la mesmerica voce di Cleo, per nulla inferiore ad una Jolie Holland o una moderna Nina Simone. Il suo album d’esordio è stato realizzato da John Parish e vede la partecipazione di Robert Wyatt, con un poesia mistica…
Dopo aver registrato nel 2011 il primo disco ufficale, “Songs of gold and shadows”, distribuito in Italia da Macaco Records – in Inghilterra presso la corte di John Parish (produttore tra gli altri di PJ Harvey) con un ospite d’eccezione come Robert Wyatt, l’artista ha intrapreso un lungo tour in giro per il mondo, da San Francisco a Berlino e Londra. Pianoforte, ottoni, chitarre, contrabbasso, violoncello, theremin compongono un suono stratificato ed onirico, punto d’incontro ideale tra le murder ballads di Nick Cave, la Mitteleuropa riletta da Tom Waits e le confessioni umbratili di Josephine Foster. Il tutto impreziosito dalla presenza scenica e il notevole timbro vocale di Cleo, capace di saltare dal mesmerico alle urla sommesse senza perdere in intensità e qualità. Nel tour italiano Cleo, presenterà il suo EP “The Dancer” uscito su etichetta Treehouse Lab. “The Dancer” è la colonna sonora perfetta per una commedia americana, un film d’autore, la vita di ognuno di noi. Un ‘antica soffitta con un vecchio baule capace di farci riscoprire il gusto agrodolce dei ricordi.