08.05.2015 - non giovanni

Non Giovanni è Giovanni Santese, cantautore pugliese cresciuto artisticamente tra Roma e Bologna. Folk, pop ed elettronica per un autore – secondo la critica – “lontano da qualunque tipo di snobismo o autocelebrazione. Una canzone d’autore fondata su un songwriting dalla doppia faccia: quella classica ancorata alla tradizione italiana e quella più attuale”.

Protagonista dello “storico” concertone del Primo Maggio 2014 a Taranto, davanti a 100.000 presenze insieme a Fiorella Mannoia, Afterhours, Vinicio Capossela, Tre Allegri Ragazzi Morti e tanti altri, ha inoltre aperto i concerti di nomi come il Management del Dolore Post-Operatorio, Zen Circus e Brunori Sas.

Il suo disco d’esordio è “Ho deciso di restare in Italia”, uscito il 30 settembre scorso per Irma Records/Puglia Sounds con la produzione artistica di Amerigo Verardi, nome di riferimento per la storia della musica indipendente italiana (Baustelle, Virginiana Miller) e anticipato dal singolo/videoclip “Io sarò famoso” (anteprima Repubblica.it, omaggio a “Discoring” e a tutta la televisione musicale anni ottanta). Il 31 ottobre scorso è partito dal “Medimex” di Bari, la fiera della musica italiana, “Ho deciso
di restare in tour”, il suo spettacolo dal vivo, accompagnato dai “NON”: Franz Lenti (arrangiamenti, piano e sintetizzatori), Alessandro Favale (basso) e Giacomo Abatematteo
(batteria). Live le canzoni del disco, una cover “speciale” e qualche brano dalle meno recenti
autoproduzioni.

DICONO DI LUI E DEL DISCO

“La titletrack, il miglior pezzo che De Gregori non ha scritto da vent’anni”. (Blow Up)

“Elegante”. (Rumore)

“Lo sguardo lucido e ironico sulla realtà e la capacità di raccontare e raccontarsi con leggerezza profonda sono le caratteristiche che fanno di Non Giovanni un degno
rappresentante del genere cantautore scanzonato, stralunato, intelligente e poetico”. (Rockit)

“Ci sono dischi che arrivano per scappare subito, altri – come in questa bella occasione – che
arrivano all’insegna di un respiro dalle dinamiche esistenziali e dirette per rimanere a girare a lungo come un toccasana bizzarro che fa sempre bene. Non Giovanni, artista su cui puntare scommesse a ripetizione”. (Rockshock)

“Si contraddistingue per un registro dolceamaro, per un gusto molto forbito per citazioni e inventari pop e, soprattutto, per un’ironia affilata, spesso anche velenosa”. (Rockerilla)

“Ho deciso di restare in Italia ci regala otto tracce ammiccanti, che rimangono in testa mostrando un artista che ha imparato la lezione dei grandi del passato rielaborandola a suo (e nostro) piacimento.” (Losthighways)

“Quando il disco finisce gli occhi sono un po’ lucidi. No, non è il raffreddore. E’ un po’ di sincera
emozione di fronte a tanta purezza e grazia d’espressione”. (Mescalina)

“Nelle otto tracce che compongono, l’album il cantautore di Grottaglie gioca con grande abilità con parole, luoghi e personaggi del pop nostrano, mischiandoli insieme in un quadro surrealista dalle venature dandy”. (Sentireascoltare)

Credits

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