Quando la sperimentazione sonora incontra i linguaggi del pop e si fonde in una forma canzone intuitiva e godibile:Sweet Jane and Claire rappresentano il perfetto punto di incontro tra le distorsioni alla Sonic Youth e la psichedelia di Brian Jonestown Massacre.
Ironia e sfida nei confronti del ben pensare, ma anche omaggio alla prima canzone scritta e mai pubblicata da Morrisey I’m ready for the electric chair. Le tredici tracce che compongono il secondo disco dei Sweet Jane and Claire suonano bene grazie ad una venatura pop a tratti leggiadra che scorre sotterranea, a ben sentire in vari punti, nell’universo rock della partitura. C’è probabilmente la filosofia musicale dei My Bloody Valentine, si odono contorni psichedelici, innesti alt-folk, digressioni garage, ma il ritmo delle percussioni ribadiscono la sostanza rock. Come accade, nonostante i panorami elettronici e le rarefatte iniezioni vocali, in Rarefield landscape che non abbandona mai il ritmo, alternativamente, con la supremazia delle chitarre e della batteria. Ma accade pure nella lenta Bike in the Heaven, uno dei pochi momenti in cui scema la velocità, quando lievi pennellate di chitarre elettriche e acustiche si legano alla batteria dai tempi compassati – quasi un momento alla Neil Young – per aprire a cori dilatati e lontani.
Rimanendo sul tema il brano migliore, dovrebbe essere il vessillo di questa band, la colonna sonora di un film pulp, è Sex Tex Mex. Un’iniziale e adesiva serie di colpi che aprono lo schermo su desolanti spazi geografici e umani, un’incalzante batteria con i piatti a sottolineare l’urgenza o la riflessione quando poi si apre a sonorità desertiche. Basso e elettronica che introducono sventagliate di chitarre in Idol lasciano il segno e non tramontano nemmeno davanti all’energia che spruzzano le percussioni e nemmeno dinanzi ad un cantato che si muove tra l’evanescenza, la lontananza e la coralità. Velocità doppia arriva con Radar con tutto il suo carico di punk in un dialogo snervante, anche di sfida, tra basso e chitarre e una voce quasi parlante e da megafono che sfocia dalle caverne.
Luca Zotti (voce, chitarre e synth), Giulio Izzo (Basso, synth) e Rocco Pedicini (batteria) compongono i Sweet Jane and Claire. Vengono da un piccolo paese del beneventano dove, nel 2012, la band iniziò a scrivere le prime due canzoni per poi nel 2013 autoprodurre l’album d’esordio Sticky Caramel Mind. We are ready for the electric chair uscirà nei prossimi giorni e sono pronti per palchi più elettrizzanti.
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