Come ironicamente riportato nella sua biografia, è un piccolo uomo dalla grande voce.
Il live che propone è in quartetto: voce e chitarra acustica ed elettrica, tastiera e cori, basso, percussioni e cori.
FISHER è in Europa per presentare il suo nuovo album in uscita il 29 Gennaio 2016 dal titolo “Nero”, tra songwriting, folk e country, per la Snowstar Records.
L’album prende il nome dall’imperatore romano accusato del grande incendio di Roma che sarebbe stato appiccato col fine di ricostruire la città ed edificare la propria maestosa residenza, la Domus Aurea.
Il disco racconta appunto di una distruzione, ma non di una Città, ma di se stessi, una rifondazione personale perché a volte per cambiare le cose bisogna cambiare se stessi e se proprio si deve, bisogna distruggersi, incendiarsi e iniziare da capo.
Nonostante il cantautore abbia ormai lasciato la sua Patria da diversi anni, ritroviamo nella sua musica comunque un tocco country, proprio per poter riscoprire in se stesso qualcosa che era andato perduto. “Nero” suona infatti così americano che è difficile pensare che sia nato da una persona che vive ormai in pianta stabile nel Vecchio Continente.
Forte è comunque anche l’influenza europea, sia nelle citazioni (Joseph Roth, il suo autore preferito) che in quella malinconia che echeggia in tutto l’album e nella genesi dei brani.
Le canzoni di Fisher sono brevi, semplici e oneste e vengono da fumosi caffè viennesi, da treni che attraversano le Alpi, da bui bar di Berlino. Ecco un altro aspetto che lo distingue decisamente dai suoi riferimenti musicali.